Su L’Arena.it del 29 marzo 2021 appare un articolo dal titolo fuorviante. Veneto, un’altra settimana in zona rossa: le regole. A Pasqua e Pasquetta si potrà far visita a parenti e amici.

Nelle prime righe dell’articolo ci si chiede cosa cambi Sabato santo, Pasqua e lunedì dell’Angelo rispetto alla zona rossa. La risposta è che saremo in zona rossa, ma con delle possibilità tipiche da zona arancione! E cioè che si potrà andare verso un’abitazione privata diversa dalla propria. In sostanza, si possono andare a trovare parenti e amici. La grigliata è servita!

Ragazzo prepara barbecue. Fonte: Pixabay

Nei giorni scorsi sul gruppo Facebook “sei di povegliano se” si è consumata l’ennesima polemica sugli assembramenti. Un cittadino che a suo dire stava pescando “aolette” lungo il Tartaro ha preso la multa per aver violato un divieto di pesca. E allora via con il video-denuncia per riprendere gli assembramenti in zona risorgive. I commenti successivi si sono sprecati tra chi non ci vede nulla di male e chi dà la colpa a quelli che prendono una boccata d’aria e chi ha ironizzato.

Al di là della polemica seriale, per cui basta uno smartphone in mano per diventare reporter di strada in stile Iene, va fatta una riflessione su certi titoli di giornale che rischiano davvero di generare ulteriore confusione e tensione tra le persone. Dando poi del lavoro in più da fare alle Forze dell’Ordine.

D’altra parte, anche il giornalista non può che prendere atto delle leggi che dicono di essere in zona rossa con un pizzico di arancione. E allora non stupiamoci di nulla se le norme lasciano sempre ampi margini di interpretazione all’italiana.

Però noi cittadini possiamo fare di meglio. E quindi, prima di passare la Pasqua a spararci video e post di denuncia, cerchiamo piuttosto di aiutarci tutti insieme facendo 4 semplici cose:

  1. Rispettare le regole;
  2. Se in un certo posto si vede che c’è troppa gente, andare via;
  3. Ricordarsi che ci sono persone positive in isolamento che hanno bisogno di solidarietà fatta di una parola di sostegno, o magari di una spesa recapitata a casa.
  4. Capire che siamo tutti molto stufi. Per questo conviene aiutarsi anziché puntarsi il dito contro.

A Pasqua è risorto Colui che ha perdonato ogni peccato. Prendiamo esempio.

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