In questi anni mi sono interessato alle politiche familiari integrate, e posso vantare un nobile tentativo avviato al Comune di Verona nel 2017 che ha successivamente ispirato due Comuni, grazie a degli amici che lo hanno proposto, rispettivamente a Grezzana e a Zevio.
Ho partecipato anche ad un corso, organizzato dal Forum delle Associazioni Familiari, a Milano, insieme all’amico e presidente del Forum Gigi De Palo. Con lui rimane sospesa una presentazione del libro “Adesso viene il bello“, speriamo si possa realizzare presto!
Quanto segue in questo articolo e nei successivi è preso da documenti e materiale che mi è stato gentilmente fornito, su mia richiesta, dagli amici del Forum e da altri amici come l’ex sindaco di Castelnuovo del Garda Maurizio Bernardi, o il professor Perali dell’Università di Verona ai quali rinnovo grande stima e riconoscenza.
Quale futuro si prospetta ad un comune che non dà adeguata attenzione alla famiglia?
(fonte: Buone pratiche con la famiglia, 5/5/2019 a cura di Roberto Bolzonaro). Le innumerevoli funzioni che svolge la famiglia, sia sul piano interno (marito-moglie / genitori-figli / madre-figli / padre-figli / nonni-coppia-figli, ecc) sia verso l’esterno (relazioni sociali spontanee e/o organizzate), ne fanno a pieno titolo un attore delle politiche sociali, un soggetto che genera benessere nella società in interazione con lo Stato e il mercato.
Eppure non è sufficiente dare risalto ad aspetti della vita cittadina, pure importanti, come il traffico o le strade. Occorre considerare attentamente che la città vive, e vive bene, se vivono bene i suoi abitanti e che la qualità della vita e il futuro della società locale, sono strettamente connessi con la vita familiare.
Serve un cambio di paradigma nell’amministrazione delle politiche locali
Pertanto è indispensabile operare per invertire la tendenza attuale: la famiglia, organismo fondamentale della società, deve essere valorizzata e riportata al centro della vita quotidiana, assunta quale interlocutrice diretta dell’azione amministrativa. Come è possibile questo? Serve un cambio di paradigma nell’amministrazione delle politiche locali, riportando la famiglia ad assumere la posizione centrale che di diritto le è propria nella società. è necessario un ripensamento e un rilancio delle politiche locali con la famiglia, ma è sufficiente fermarsi alle dichiarazioni di intenti, unanimemente sempre espresse ad ogni latitudine d’Italia, secondo cui le politiche comunali hanno al centro la famiglia, salvo poi dimenticarsene tra politiche sociali parcellizzate ed interventi vari che impattano pesantemente sui nuclei familiari?
- Cosa significa dare vera centralità politica alla famiglia?
- Quale ruolo ha la famiglia per la società di Povegliano Veronese, e come possiamo darle concreta centralità nelle scelte di indirizzo politico?
- Come si possono formulare delle politiche locali per la famiglia, pensate con la famiglia?
- Esistono buone prassi di politiche familiari, da cui prendere esempio?
A queste domande darò risposta in successivi articoli, nel frattempo suggerisco un libro da leggere con tutta la famiglia, scritto da un caro amico:
Qui trovi un’intervista che feci ad un altro caro amico, tra gli inventori di un sistema di rivoluzione copernicana in materia di politiche familiari: (clicca qui)
Vuoi conoscere il mio impegno per le politiche familiari? Clicca sui tag politiche familiari, natalità, famiglia
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