Ci sono incontri in cui torni a casa contento perché hai vissuto un bel momento. E ci sono incontri in cui torni a casa soddisfatto perché hai vissuto un momento piacevole e pure utile. L’8 giugno, al workshop “Investimenti e sviluppo: il PNRR per le imprese” è stato uno di quegli incontri da cui sono tornato a casa convinto di aver imparato qualcosa in più.
Il merito è di The Skill Group che ha organizzato l’evento con il contributo di Legalitax Studio Legale e Tributario, in un luogo prestigioso come il Golf Club La Montecchia in Selvazzano Dentro (Padova).
La società esperta in comunicazione strategica e reputazionale, in sede di invito, si è posta l’obiettivo di “creare consapevolezza sulle opportunità concrete a diretto vantaggio del tessuto socioeconomico del nostro territorio, attraverso gli strumenti messi a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in termini di risorse e investimenti“. Il workshop ha previsto interventi di alto profilo, come quello del Dott. Francesco Tufarelli (Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Politiche Europee), Elena Donazzan (Assessore al Lavoro Regione Veneto), Prof. Paolo Gubitta (Università di Padova), Avv. Roberto Limitone (Partner Legalitax Studio Legale e Tributario), Dott. Alessandro Picni (Partner Legalitax Studio Legale e Tributario) e del Dott. Stefano Caselli (Gruppo Finservice).
Servono due tipi di alleanze
Tufarelli, esperto di lungo corso a fianco di ministri e governi, ha raccontato le origini del PNRR e delle linee generali che hanno coinvolto Enti ed Istituzioni nella prima scrittura con il governo Conte e nella sua revisione finale con il governo Draghi. Nel passaggio chiave dell’intervento, Tufarelli ha sottolineato che il Governo da solo non può realizzare il Piano, e se ciò può sembrare scontato, lo è di meno comprendere che i 219 Mld di €, di cui 2/3 sono prestiti, si potranno sfruttare se il sistema Paese riscopre il valore della sussidiarietà (espressione che non ha usato il funzionario di Governo ma che ha fatto da sfondo al suo intervento). Secondo il dott. sono necessarie quindi due tipi di alleanze:
- L’alleanza generazionale poiché chi ha pensato, pianificato e usufruisce del Piano è una generazione che lascerà in eredità ai più giovani 150Mld di € di prestiti da onorare, e perché gli impatti delle 6 missioni di cui è costituito il PNRR intendono avere effetti sul medio-lungo periodo (si pensi alla transizione ecologica).
- L’alleanza pubblico-privato poiché le Istituzioni pubbliche ai vari livelli hanno elaborato e normato l’attuazione del Piano, ma sono i privati – in particolare le imprese – a doverlo sfruttare e “mettere a terra”.
A mio parere si può dire, quindi, che per attuare bene il PNRR serve un’alleanza sussidiaria che non riguarda solo il rapporto tra pubblico e privato o tra governo centrale ed Enti locali, ma anche tra generazioni (e schemi valoriali) differenti che in molte imprese iniziano ad essere tre (over 60, quarantenni, e under 30).
Come sta andando l’attuazione del Piano? Scoprilo qui
Più Italia in Europa
Questa è la macro-sfida che coinvolge il nostro Paese, che si aggiunge ai fattori critici esterni che stanno influenzando le stesse politiche di attuazione del PNRR, come la pandemia e la guerra russa. Particolarmente apprezzabile è risultata quindi l’affermazione del dott. Tufarelli secondo cui il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roberto Garofoli, sta girando l’Italia per comprendere quale sia l’umore reale di territori, imprese, e corpi intermedi.
In conclusione, il funzionario ha voluto precisare che la semplificazione giornalistica che definisce il PNRR un Piano Marshall è errata, poiché il piano europeo nasce con i soldi degli Europei, e per gli Europei. Ciò a voler dire anche che se agli Italiani non piace quello che decide l’Europa, non significa – a suo dire – che sia un’imposizione autocratica, ma che a livello italiano si devono presidiare meglio le istituzioni di Bruxelles e lavorare meglio per ottenere maggiori risorse, come avvenuto nel caso del PNRR.
Della stessa linea gli interventi del prof. Gubitta e dell’assessore Donazzan, le cui sintesi puoi leggerle nei successivi articoli dedicati a questo appuntamento.

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