L’intervento conclusivo del workshop dell’8 giugno tenutosi al Golf Club La Montecchia in Selvazzano Dentro (Padova), organizzato da The Skill Group con il contributo di Legalitax Studio Legale e Tributario, l’ha tenuto l’assessore all’istruzione, formazione, lavoro e pari opportunità, Elena Donazzan.
- Imparare la lingua amministrativa dell’Unione Europea
- Fare rete tra imprese e mettere a sistema le competenze
- Considerazioni finali
- Gli interventi degli altri relatori
Imparare la lingua amministrativa dell’Unione Europea
Secondo l’Assessore, per affrontare il PNRR servono istruzioni per l’uso, nel senso che l’Unione Europea e la sua gigantesca macchina burocratica ha, nel corso dei decenni, acquisito una propria identità. Donazzan ha affermato che l’Europa ha sviluppato una propria identità amministrativa, sebbene rimanga senza un’identità politica. Affermazione su cui mi trovo molto d’accordo.
Sempre secondo Donazzan, la grandissima opportunità che può cogliere il sistema Italia e la nostra Regione Veneto è quello di tendere alla “buona” spesa, ma per spendere bene i soldi degli europei stanziati per gli europei, è fondamentale che gli organi amministrativi imparino le regole, i linguaggi, gli obiettivi e i metodi di programmazione e progettazione che l’Europa ha costruito negli anni.
Questo, a parer mio, è una dei più gravi errori politici che si siano commessi in Italia, a tutti i livelli e senza distinzione né di parte né di categoria, poiché abbiamo bistrattato per decenni come l’Europa “ragiona” limitandoci solamente a dividerci tra affermazioni del tipo “ce lo chiede l’Europa” o “ce lo impone l’Europa”. Sta di fatto però che dal sovra-Stato europeo non sono ammesse sbavature quando si parla di finanziamenti agli Stati, e l’Italia deve dimostrarsi all’altezza.
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Fare rete tra imprese e mettere a sistema le competenze
L’assessore ha raccontato che nei giorni scorsi è venuto a Venezia il commissario europeo al lavoro e alle politiche sociali per apprezzare lavoro svolto dal Veneto sul PNRR. Donazzan è convinta però che non basta il buon lavoro amministrativo, ma queste importanti risorse devono essere spiegate a partire dalle imprese che hanno il compito di scaricare a terra i fondi. Quando si parla di grandi risorse e grandi progettazioni – ha affermato – significa che dobbiamo avere la capacità di stare insieme ed avere l’accompagnamento dedicato. Per questo, a detta dell’assessore, queste imponenti risorse che hanno un ciclo di progettazione, spesa, verifica e ridefinizione con una cadenza di sei anni, chiedono una sinergia tra imprese, territori, Enti governo della Regione capaci di fare programmi, intercettare le risorse per realizzarli, gestire bene i progetti e rendicontare altrettanto bene.
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Considerazioni finali
A conclusione di questa serie di articoli dedicata all’evento a cui ho partecipato, condivido i cinque spunti che mi sono portato a casa:
- Il PNRR è una grande opportunità;
- Per coglierla bene serve un’alleanza sussidiaria tra imprese ed istituzioni e territori, e tra generazioni;
- Imprese ed istituzioni devono avere tempismo, audacia e visione per cogliere le opportunità secondo le scadenze dettate dall’UE;
- Chi pensa di farcela da solo, è fuori. La chiave di successo sta nel fare rete tra imprese, sinergie tra Enti e territori, e mettere a sistema le competenze;
- Il PNRR è la grande occasione che imprese ed amministrazioni hanno per imparare, finalmente, la lingua della burocrazia europea e farsi trovare pronti a raccogliere le occasioni date dai fondi strutturali europei.
Più della metà dei fondi dell’UE viene erogata attraverso i 5 Fondi strutturali e d’investimento europei (fondi SIE). I fondi sono gestiti congiuntamente dalla Commissione europea e dai paesi dell’UE. Tutti questi fondi servono a effettuare investimenti per creare posti di lavoro e un’economia e un ambiente sani e sostenibili in Europa. Scopri quali sono i fondi strutturali UE.
Gli interventi degli altri relatori

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