Ora basta! Dopo mesi di silenzio è opportuno esprimere tutto il disappunto per l’ennesima ingerenza da parte della Lista Civica Roberta Tedeschi Sindaca (o forse dovrei scrivere Sindac*)! E lo faccio perché bisogna uscire dal regime di paura in cui sono stati messi molti concittadini dai vari haters che sui social, ed in particolare su Sei di Povegliano Se, sono sempre pronti a censurare il pensiero diverso dall’agenda progressista.

Un esempio di hater codardo che ha insultato Francesco Perina riguardo un articolo apparso sul giornalino parrocchiale di febbraio 2022, ma non ha dimostrato coraggio ad affrontarmi. Il signore che si nasconde dietro al profilo falso, però, non sa che qualcuno conosce la sua identità.

Il campo largo di cui il Partito Democratico è principale sponsor politico a Verona come a Povegliano, essendo il vice-sindaco Maurizio Facincani anche segretario provinciale del partito di area progressista, dovrebbe evitare di invadere i campi che non sono di propria competenza, e dimostrare quel rispetto che predica sempre ai quattro venti ma che non ha quando si tratta di Chiesa cattolica. È ora di dire che non tutti i cattolici si piegano ai diktat violenti della sinistra, camuffata ed ufficiale, di Verona e provincia.

Dopo la vergognosa ingerenza sul giornalino parrocchiale di qualche mese fa – in cui è stato insultato sui social e gettato nella pubblica piazza un ex sindaco di Povegliano, già senatore, e persona stimata da tutti – ora si occupano anche di interferire sulle questioni del clero diocesano? Ma, almeno, hanno letto la lettera che il Vescovo di Verona ha inviato ai sacerdoti, e che non ha rivolto ai partiti, né ai cittadini, e tantomeno alla lista civica Roberta Tedeschi Sindaca?

Leggiamo le frasi incriminate dalla tribuna del popolo progressista:

«Profitto dell’occasione anche per chiarire un nostro coinvolgimento in occasione di elezioni politiche o amministrative, soprattutto in considerazione delle ricadute dei nostri interventi sui fedeli».

A chi si rivolge secondo esattamente? Al clero, ai sacerdoti. È infatti una lettera rivolta a loro, e non ai cittadini né ai fedeli, tantomeno alla lista civica Roberta Tedeschi Sindaca. Ma si prosegua con la lettura:

«Come scriverò su Verona Fedele, compito degli ordinati non è mai quello di schierarsi per un partito o per una persona, ma quello di segnalare eventuali presenze o carenze di valori civili con radice cristiana».

Alla lista civica Roberta Tedeschi Sindaca pare che il Vescovo di Verona abbia dato qualche indicazione di voto? E cosa avrebbe dovuto dire di diverso il responsabile di una Chiesa locale ai suoi sacerdoti? Avrebbe dovuto citare il programma di Enrico Letta?

Dalle parti progressiste gira una certa confusione in materia di laicità. Ma si prosegua con la lettura:

«Concretamente, nelle varie tornate elettorali, di qualsiasi genere, è nostro dovere far coscienza a noi stessi e ai fedeli di individuare quali sensibilità e attenzioni sono riservate alla famiglia voluta da Dio e non alterata dall’ideologia del gender; al tema dell’aborto e dell’eutanasia; alla disoccupazione, alle povertà, alle disabilità, all’accoglienza dello straniero; ai giovani, alla scuola cattolica, a cominciare dalle materne. Queste sono frontiere prioritarie che fanno da filtro per la coscienza nei confronti della scelta politica o amministrativa». La lettera poi prosegue parlando del suo imminente trasferimento e della “siccità di vocazioni”.

Gli esponenti, che tanto si ergono a competenti forse perfino di pastorale e vorrebbero incidere sulle scelte dell’ufficio diocesano che si occupa di scuola, sono in grado di dimostrare in quali punti il Vescovo avrebbe indicato che si votasse per l’uno o l’altro candidato a sindaco di Verona? E sarebbero in grado di dimostrare dove avrebbe prevalso una presunta preferenza per l’uno o per l’altro candidato a sindaco, considerato l’elenco dei tempi che ha definito “frontiere prioritarie“?

Se, come afferma di continuo la sponsor regionale del Partito Democratico, e già sindaco-sindaca-sindac* di Povegliano: “il gender non esiste“; perché fare così tanto baccano per ciò che non esisterebbe? E perché non essersi invece prodigati a dimostrare quanto sulle altre frontiere prioritarie la coalizione di Tommasi e compagni sarebbe invece allineata alla Dottrina Sociale della Chiesa? Sempre che, la Dottrina Sociale della Chiesa sia mai stata oggetto di interesse e di studio da parte degli attuali esponenti comunali titolari degli aggettivi “gentilezza”, “solitudine”, “cambiamento”, “inclusione”, “accoglienza”, “pace”, e via discorrendo.

L’Assessore alle politiche giovanili Vaiente, quando ha incontrato la Parrocchia per discutere del disagio giovanile, sapendo che c’è un problema gravissimo di spaccio di droga e vandalismo che si verifica con costanza ai piedi del campanile, ha posto sul tavolo del vicesindaco Maurizio Facincani, segretario provinciale del Partito Democratico, la riflessione degli impatti sui giovani che potrebbe causare la liberalizzazione della cannabis promossa dal Partito Democratico in Parlamento?

Oppure il filo diretto con Roma serve solo per raccontare una propaganda distorta sul “progetto bellezz@” evitando accuratamente di ricordare ai cittadini che la prima promessa fatta dalla sindaca, e cioè prendere un biglietto e recarsi a Roma per sbloccare i fondi, non è stata mantenuta per nulla, smentendo una delle tante fake raccontate durante la campagna elettorale?

“Noi pensiamo che il Parlamento, oggi, cerchi di sintonizzarsi con la realtà e provi a dare risposte serie a problemi che da anni le attendono. In parte queste risposte le ha fornite la Corte di cassazione, con sentenze innovative. Ma è giusto e necessario che sia il Parlamento a offrirne di più organiche.” Così il deputato del Pd Walter Verini, intervenendo in Aula sulla proposta di legge in materia di droghe leggere.

E allora si parli di questioni che hanno un impatto sulle scelte amministrative, e sulla gestione di una comunità: sulla questione cannabis, cos’ha da dire al suo vicesindaco l’assessora(e)* con delega alle politiche della famiglia? Sarebbe pronta a prendere le distanze dal partito che sostiene la lista civica e che vuole la cannabis per le strade, anche quelle di Povegliano, o pensa che anche in questo caso i cattolici, e la parrocchia, dovrebbero tacere per non disturbare il progresso che avanza?

Volendo essere ancora più concreti: il Vescovo (che gode di così tanta amorevole attenzione da parte degli esponenti della lista civica Roberta Tedeschi Sindaca), ha parlato di scuole materne e di famiglia. Come la mettiamo con il contributo promesso alla scuola paritaria cattolica? Dove sono i soldi? E riguardo il fattore famiglia che avreste promesso in campagna elettorale, a che punto siete? Attenzione però che se parlate di fattore famiglia per aiutare le nascite, non succeda che qualcuno della vostra area politica vi accusi di essere contro l’aborto!

Allora, da laico cattolico e cittadino di Povegliano qual sono, faccio un invito pubblico agli esponenti della lista Civica Roberta Tedeschi Sindaca:

Pensate a governare il Comune di Povegliano, ed evitate di intromettervi in affari che non sono di vostra competenza. Avete già tantissime cose che dicevate di risolvere in un batter d’occhio e la cittadinanza da voi si attende risposte concrete, non post su facebook su temi che non hanno impatti sul paese che amministrate. State concentrati su ciò che dite di saper fare, ed evitate accuratamente invasioni di campo. Chi amministra il Comune non si metta a fare il prete. Questa sarebbe laicità!

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