Ti racconto
Ad una formazione online per lavoratori in attività a rischio basso, mentre illustravo l’importanza dei corsi di primo soccorso e che in azienda deve essere garantita sempre la presenza di uno o più addetti, un partecipante ha raccontato di quando si trovava in pizzeria con alcuni familiari e all’improvviso lo zio è andato in arresto cardiaco. Il lavoratore sottolineava quanto sia stato fondamentale che il personale di sala fosse addestrato a quella situazione di emergenza, e grazie alla loro prontezza e alla presenza nelle vicinanze di un DAE hanno salvato la vita alla persona.
Cosa impariamo
Secondo l’Osservatorio Malattie Rare in Italia si registrano ogni anno circa 50.000 morti cardiache improvvise. Dagli ultimi dati ISTAT disponibili (pubblicazione maggio 2023 su dati 2020) delle 6-700mila morti ogni anno, il tasso di morte per malattie ischemiche del cuore per 10.000 abitanti è pari ad 8.
Oltre agli eventi fatali vanno aggiunte quelle situazioni di malore che grazie ad un intervento tempestivo evitano il decesso. In una popolazione lavorativa sempre più anziana (e non dimentichiamo anche lo stress quale concausa di malori improvvisi), un personale in azienda adeguatamente addestrato e formato con costanza può fare la differenza tra la vita e la morte.
Eppure non sempre incontro sensibilità sulla questione, un po’ perché formare gli addetti costa e spesso ci si limita al minimo di un solo lavoratore, un po’ perché si sottovaluta la possibilità che accada in azienda un malore con arresto cardiaco, e un po’ perché spesso mi sento dire “se capita, chiamo l’ambulanza e non faccio altro” (o frasi simili).
Spesso poi si afferma che l’uso del DAE è consentito solamente per chi ne è abilitato, vero, ma l’obiezione che si muove in aula sottende la non volontà, o la paura, di intervenire. E allora cerco di sensibilizzare ponendo alcune domande:
- Anche se non sei abilitato all’uso del DAE, sai dove reperirlo nelle vicinanze della tua azienda?
- Se non sei abilitato all’uso del DAE, sai almeno come comportarti in situazioni di arresto cardiorespiratorio?
- Ad ogni turno di lavoro sai chi è l’addetto al Primo Soccorso del tuo reparto?
- Conosci il piano di gestione delle emergenze e le procedure di primo soccorso da attuare in caso di malori improvvisi?
Attraverso queste ed altre domande aiuto i lavoratori a rendersi consapevoli che durante un’emergenza sanitaria tutti possono contribuire a mitigare i danni se si parte dal presupposto di conoscere almeno quelle poche azioni che possono fare la differenza anche in assenza di addetti al primo soccorso.
E riguardo l’uso del DAE se non si è abilitati? La Legge 4/8/2021 n.116 rubricata “Programma pluriennale per la diffusione e l’utilizzazione dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni” all’art.3 modifica una precedente legge del 2001 e permette l’uso del DAE anche al personale non sanitario e non formato, se assente personale formato, “nei casi di sospetto arresto cardiaco,“ l’uso del defibrillatore semiautomatico o automatico“. E precisa che “Si applica l’articolo 54 del codice penale a colui che, non essendo in possesso dei predetti requisiti, nel tentativo di prestare soccorso a una vittima di sospetto arresto cardiaco, utilizza un defibrillatore o procede alla rianimazione cardiopolmonare» cioè si applica il c.d. “stato di necessità“
Inoltre, durante la formazione aggiungo che le moderne tecnologie audio-visive permettono alle centrali operative dei soccorsi avanzati di dare le c.d. istruzioni di pre-arrivo e guidare il soccorritore passo-passo nel prestare il primo aiuto.
Gli obblighi del Datore di Lavoro
L’art. 45 comma 1 del D.Lgs. 81/08 pone in capo al datore di lavoro l’obbligo di organizzare il primo soccorso in azienda. Nel fare ciò il DdL deve avvalersi della collaborazione del Medico Competente, tenendo conto della natura dell’attività e delle dimensioni dell’azienda o dell’unità produttiva, delle altre eventuali persone presenti sui luoghi di lavoro, stabilendo i necessari rapporti con i servizi esterni, anche per il trasporto dei lavoratori infortunati.
Il datore di lavoro ha quindi l’obbligo di designare preventivamente un numero adeguato di lavoratori incaricati al primo soccorso, che devono sapere gestire un’emergenza sanitaria (art.15 D.Lgs. 81/08).
Inoltre il DdL deve:
- informare tutti i lavoratori che possono essere esposti a un pericolo grave e immediato circa le misure predisposte e i comportamenti da adottare (art.43, c.1, lett. c) D.Lgs. 81/08);
- provvedere affinché ciascun lavoratore riceva un’adeguata informazione sulle procedure che riguardano il primo soccorso (art.36, c.1, lett. b) e sui nominativi dei lavoratori incaricati di attivare le misure di primo soccorso (art.36, c.1, lett. c)).
- Con la collaborazione del Medico Competente, identificare la categoria di appartenenza dell’azienda (art.2 del DM 388/2003) in base alla classificazione prevista dall’art.1 del DM 388/2003 in tre gruppi;
- Organizzare il primo soccorso assicurando la presenza della cassetta di primo soccorso o del pacchetto di medicazione e di un mezzo di comunicazione idoneo ad attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale.
Quanto ti costa non adempiere
Non adempiere alle prescrizioni inerenti le procedure di intervento in caso di primo soccorso, all’adeguata informazione e formazione dei lavoratori, all’organizzazione di personale addestrato ad intervenire in caso di emergenza sanitaria costa all’azienda sanzioni amministrative e procedimenti penali che possono portare anche all’arresto.
Basta agire per evitare le pene? No! Oltre ai costi legati alle sanzioni previste dalla Legge vanno considerati anche i costi conseguenti al danno di immagine, l’eventuale peso morale in caso di perdita di vite umane che si potevano salvare, i risarcimenti, i fermo produzione.
Meglio cambiare paradigma e pensare che avere un adeguato sistema di procedure di primo soccorso risolve a monte moltissime problematiche e, in diversi casi, può salvare letteralmente la vita di lavoratori e presenti all’interno dell’azienda.
Approfondimenti
- Legge 4 agosto 2021, n.116
- D.Lgs. 81/08 – art.45
- DM 388/2003
- Defibrillatore Automatico Esterno: Istituto Superiore di Sanità
- Sull’uso fondamentale del DAE: Fondazione Umberto Veronesi
- Sulle istruzioni di pre-arrivo: Italian Resuscitation Council
- Per acquistare un DAE scrivi sulla barra di ricerca “acquisto defibrillatore automatico esterno“
Cosa posso fare per la tua azienda
In base alle necessità specifiche posso:
- indirizzarti presso le strutture qualificate per erogare corsi di formazione addetti al Primo Soccorso;
- recarmi in Azienda per analizzare la situazione esistente e valutare le azioni conseguenti;
- assisterti nell’elaborare la documentazione necessaria per designare gli Addetti al Primo Soccorso, aiutare il Medico Competente nella redazione del Piano di Primo Soccorso;
- Procurare o elaborare il materiale informativo necessario ai sensi dell’art.36 D.Lgs. 81/08.
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