Ho aggiornato un gruppo di RLS, in prevalenza di aziende con meno di 50 dipendenti. Per loro ho preparato una serie di attività sui seguenti argomenti:
- Soggetti destinatari di particolari tutele;
- Sicurezza psicologica vs paura di segnalare
- Rischi psicosociali
- Caratteristiche del DVR
- Formazione, informazione, addestramento
- Patente a crediti
La domanda di fondo che ha accompagnato ogni argomento è stata: cosa può fare un RLS di concreto per aiutare lavoratori ed azienda?
Condivido qualche appunto preso dal confronto in aula:
- La glaciazione demografica cambia la struttura della popolazione lavorativa: tanti anziani lavoratori sono consumati, ignorarlo equivale ad ignorare la maggior probabilità di infortuni o malattie professionali.
- È necessario valutare con più attenzione le esigenze delle lavoratrici. Se opero in un calzaturificio con prevalenza femminile è bene porre attenzione agli allegati A,B,C del d.lgs. 151/2001.
- Gli stranieri che faticano con la comprensione della lingua italiana richiedono particolare cura e attenderei prima di configurarli preposto.
- Prima di attivare uno stage con minori bisogna pensare che lo stagista non è un lavoratore a gratis, ma una persona che va presa e tenuta per mano. Partiamo dal coinvolgere l’RSPP e il Medico Competente.
- Parlare di sicurezza psicologica, stress da lavoro-correlato, mobbing ecc apre vasi di pandora.
- Patente a crediti, tutta da scoprire intanto partiamo dall’Allegato I bis del D.lgs. 81/08 per conoscere gli inadempimenti che costano punti e sanzioni.
- Capitolo formazione: non dimentichiamoci dell’informazione e dell’addestramento.
- Se l’azienda è senza RSPP da un anno, l’RLS non può sostituire la figura per incompatibilità di ruolo e senza averne i requisiti.
L’RLS che fa più comodo è come la polvere sotto il tappeto
Infine lo spunto principale di fine giornata:
Una RLS prende coscienza di essere stata eletta perché “è una che non fa problemi“, tanto da non sapere chi sia l’RSPP che in un anno non l’ha mai chiamata e non sa nemmeno da dove cominciare con il DVR. Ho sospettato anche sull’adeguata formazione di base, perché in 32 ore di corso qualche concetto doveva pur ricordarlo. Così, a fine giornata, mi comunica di aver deciso che rimetterà l’incarico.
Spero che serva alla sua azienda a capire che il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è un facilitatore del dialogo fra chi orienta la sicurezza, chi la governa e chi la applica. Far eleggere quello che “fa più comodo” per evitare il dialogo ed il confronto non aiuta l’azienda né i lavoratori e men che meno l’RSPP.
Questa persona è arrivata a dirsi inadeguata al ruolo di RLS. Le ho detto che non deve mai permettere a niente e nessuno di dire o pensare che è inadeguata, piuttosto è l’azienda che non l’ha messa nelle condizioni di esercitare il proprio ruolo di rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.
Probabilmente, una RLS che ha sempre lavorato senza mai lamentarsi è la rappresentante ideale per evitate potenziali lamentele ed è funzionale a nascondere qualche mancanza. Peccato che le lamentele o le mancanze sono come la polvere che si mette sotto il tappeto, prima o poi si nota.
Quante cose imparo in una giornata.
Cosa posso fare per la tua azienda
Se sei un’azienda posso assistere i tuoi lavoratori nell’individuare la figura di Rappresentante attraverso un percorso di sensibilizzazione sull’importanza del ruolo, supportare l’RSPP e fornire strumenti operativi utili all’esercizio del ruolo.
Se sei un’organizzazione che si occupa di formazione per la salute e sicurezza posso svolgere la formazione oppure dare supporto nella di un percorso a misura delle esigenze dell’azienda beneficiaria.
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