Abbiamo visto lo specifico obbligo di sovraintendere e vigilare sull’osservanza delle norme da parte dei singoli lavoratori e di quanto sia chiaro il preciso obbligo di non soprassedere a prassi scorrette consolidate, sia che riguardino l’uso dei DPI, sia le condizioni di pericolo dei macchinari o il mancato rispetto delle procedure e disposizioni interne.
- La verifica delle istruzioni ricevute
- Alcuni esempi nei contesti industriali, logistici e di cantiere
- Domande utili per il titolare dell’impresa
- Un suggerimento pratico per i preposti
- Per approfondire
- Quali problemi devi affrontare nella tua azienda?
La verifica delle istruzioni ricevute
Ora concentriamo la nostra attenzione sulla lettera b) dell’Art.19 D.lgs. 81/08: verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico
Significa che il preposto deve accertarsi, prima che un lavoratore possa entrare in una zona pericolosa, che questi sia correttamente informato e formato sui rischi presenti e le procedure di sicurezza da seguire. Solo chi è stato istruito correttamente può accedere a tali aree, in modo da prevenire incidenti e garantire la tutela della salute.
Cosa si intende con “rischio grave e specifico”? Il rischio grave è un pericolo che può portare a conseguenze gravi, gravissime o addirittura letali per la salute di un lavoratore. Il rischio specifico è un fattore che può incidere sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori in un luogo di lavoro e che merita particolari cautele.
Alcuni esempi nei contesti industriali, logistici e di cantiere
Immaginiamo di trovarci in un contesto industriale, ad esempio, in una fabbrica con reparti di lavorazione con l’uso di sostanze chimiche pericolose: il preposto deve controllare che solo gli operatori informati e formati per gestire tali sostanze possano accedere alle aree di stoccaggio e manipolazione.
Spostiamoci ora in un cantiere edile dove sono presenti zone con macchinari in movimento: il preposto deve garantire che solo chi è autorizzato possa accedere alle zone operative, indossando i DPI prescritti.
Altro esempio potrebbe riguardare il contesto logistico, come un magazzino dove operano carrellisti e lavoratori addetti alla movimentazione di carichi: il preposto deve assicurarsi che chi accede alle zone abbia ricevuto istruzioni sulla gestione sicura dei mezzi e la segnaletica sia rispettata da pedoni e carrellisti.
Infine, un ultimo esempio lo traggo dal caso di un autista che, nel luglio 2008, è deceduto dopo essere stato colpito dal bozzello di un’autogrù durante lo spostamento di barre metalliche. L’incidente è avvenuto mentre il lavoratore si trovava sotto il braccio della gru, contravvenendo alle disposizioni del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) che vietavano la presenza di persone nel raggio di traslazione del carico. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 27782 del 24 giugno 2019, ha confermato la responsabilità del capocantiere per non aver garantito il rispetto delle misure di sicurezza previste, sottolineando l’obbligo del preposto di assicurarsi che nessun operatore stazioni in zone pericolose durante le operazioni con macchinari pesanti1
Domande utili per il titolare dell’impresa
Quali strumenti hai messo a disposizione del preposto nella tua azienda per verificare che ogni lavoratore abbia ricevuto istruzioni adeguate prima di entrare in una zona a rischio?
Come puoi migliorare il sistema di verifica per assicurarti che il preposto riesca a prevenire efficacemente incidenti in aree pericolose della tua azienda?
Un suggerimento pratico per i preposti
Il preposto deve essere un attento osservatore e, specie in contesti industriali caratterizzati da ampi spazi e tante persone che vanno e vengono – lavoratori esterni compresi – è bene che sospetti di ogni persona che non conosce o non è abituata a vedere in quella zona e rivolgersi a costoro con semplici domande utili a capire se sono adeguatamente istruite oppure no. E qualora non avesse sufficienti garanzie sospendere temporaneamente l’attività informando i superiori diretti.
Invece, per quanto riguarda, i colleghi con cui lavora sempre e in assenza di informazioni certe, è bene interrogare l’RLS o direttamente dirigente o datore di lavoro riguardo la corretta conoscenza di istruzioni specifiche. In sostanza, non dare nulla per scontato e potrebbe essere utile avere un registro delle formazioni e addestramento svolti dai colleghi, nonché delle informazioni ricevute, in modo da avere sempre una chiara visione di chi è autorizzato e chi no.
Per approfondire
- Puntosicuro.it 21/02/2020, Tiziano Menduto: chi è responsabile se il lavoratore è nel raggio d’azione di una macchina? ↩︎
Quali problemi devi affrontare nella tua azienda?
❌ Non sai chi deve assumere il ruolo di preposto?
❌I tuoi preposti sono adeguatamente formati e aggiornati?
❌Il tuo RSPP ha bisogno di un supporto concreto?
❌L’ufficio HR fatica a selezionare i coordinatori giusti?
❌I preposti della tua azienda hanno strumenti pratici per gestire il loro ruolo?
❌Ci sono tensioni tra i preposti e i lavoratori che rallentano la produttività e compromettono la sicurezza?
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