L’articolo 19, comma 1, lettere c), d) ed e) D.lgs. 81/081, attribuisce ai preposti responsabilità significative durante le emergenze, richiedendo loro di essere competenti, decisi e comunicativi. Una gestione efficace delle emergenze da parte dei preposti può influenzare direttamente l’esito di situazioni pericolose, potenzialmente salvando vite e prevenendo infortuni. Il preposto funge da collegamento fondamentale tra i piani di sicurezza del datore di lavoro e i lavoratori sul campo durante un’emergenza. La sua capacità di attuare efficacemente i doveri delineati nell’articolo 19 è fondamentale per il successo delle operazioni di risposta all’emergenza.

  1. Controllare, informare, astenersi
  2. Controllare l’osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza
  3. Dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa
  4. Obbligo di informazione in emergenza
  5. Astenersi dal riprendere l’attività se persiste il pericolo grave e immediato
  6. Cosa deve fare il preposto in caso di emergenza. Un pratico questionario
  7. Domande utili per il titolare dell’impresa
  8. Un suggerimento pratico per i preposti
  9. Per approfondire
  10. Quali problemi devi affrontare nella tua azienda?

Controllare, informare, astenersi

c) richiedere l’osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa;

d) informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione;

e) astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato;

Le tre lettere citate possiamo ascriverle al tema della gestione delle emergenze. Altro capitolo che tratto con attenzione durante la formazione dei preposti, sia aggiuntiva che in aggiornamento.

Concentriamoci quindi sulle emergenze e la loro gestione dalla prospettiva del preposto e dei suoi obblighi, con un taglio pratico.

Controllare l’osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza

Tradotto significa che il preposto deve essere messo a conoscenza del Piano di Emergenza ed Evacuazione, conoscere le relative procedure che vanno eseguite per tipologia di emergenza – non solo quindi la mera evacuazione – ed essere a conoscenza di chi fa e cosa fa in tali situazioni (esempio chi si occupa di assistere persone con difficoltà motoria, chi interviene nella manovra di intercettazione generale del gas, ecc).

Durante la formazione, ma anche consulenza, rilevo spesso informazioni sommarie e confuse e ciò va ad inficiare l’efficacia di procedure magari ben scritte ma che rimangono lettera morta se non sono adeguatamente conosciute ed assimilate nella pratica.

È uno dei motivi per i quali il preposto, spesso, viene anche designato quale addetto alla gestione delle emergenze e addetto al primo soccorso.

Dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa

Per spiegarlo prendo a prestito un contributo letto sul portale Puntosicuro.it2 precisando che la norma parla di “pericolo” mentre l’autore usa il termine “rischio” e lo specifica definendo “rischio grave” una situazione che può portare a conseguenze molto serie, fino ad essere letali, per la salute fisica e mentale di un lavoratore; “immediato” quando si verifica in un momento preciso e non futuro; “inevitabile” intendo come unica misura di contenimento del rischio la fuga.

Sebbene le locuzioni “grave” ed “immediato” siano più volte utilizzate, non si trova una definizione precisa né all’art.2 del D.lgs. 81/08 “Definizioni”; né ho trovato sentenze che diano una specifica definizione in tal senso.

Obbligo di informazione in emergenza

Già ho detto riguardo l’obbligo di informare circa un pericolo grave ed immediato, quale può essere una qualsiasi condizione di pericolo che insorge durante l’attività lavorativa, ma l’obbligo di informazione vale anche in caso di emergenza, ad esempio indicando cosa bisogna fare o non fare, e dando disposizioni atte a proteggere i lavoratori stessi.

Astenersi dal riprendere l’attività se persiste il pericolo grave e immediato

Nel concreto di un’emergenza, in aula, sconsiglio vivamente di prendere qualsiasi iniziativa di ripresa dell’attività lavorativa in assenza di specifiche disposizioni da parte del Datore di Lavoro o del Dirigente. Ciò soprattutto se anziché pensare ad un incendio si ragiona su una scossa di terremoto. Quale è il confine tra emergenza rientrata e persistenza di un pericolo grave ed immediato a seguito di una scossa di terremoto che ha fatto traballare la struttura senza però causare crepe evidenti? Chi garantisce che non si sia mossa una trave di sostegno e sia in bilico pronta a cedere alla prossima scossa? Tra parentesi è uno dei tantissimi motivi per cui le aziende, di qualsiasi dimensione e tipologia, dovrebbero tutelare il patrimonio umano e fisico proteggendo le strutture con le più recenti tecnologie antisismiche.

Cosa deve fare il preposto in caso di emergenza. Un pratico questionario

Viene in soccorso un altro autore che ha scritto per Puntosicuro.it un articolo3 che pone una serie di domande lamentando una scarsa attenzione sugli obblighi di cui alle lettere c); d); e) prese in esame. Io mi limito a porre delle domande con l’auspicio di offrire uno stimolo pratico e una maggiore consapevolezza in relazione ad obblighi e azioni in caso di situazioni di emergenza. Le domande riguardano, rivolte ai preposti per offrire una maggiore consapevolezza pratica, sono utili anche per il Datore di Lavoro:

  • Gestione delle emergenze e situazioni di pericolo
  • Informazione e protezione dei lavoratori
  • Ripresa delle attività dopo un’emergenza

Puoi rispondere a queste domande ed interagire con me compilando il questionario, commentando l’articolo, oppure puoi semplicemente proseguire con la lettura.

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Domande utili per il titolare dell’impresa

Quali sono le misure adottate dalla tua azienda per garantire la sicurezza dei lavoratori durante un’emergenza?

Come ti assicuri che tutti i membri del personale siano adeguatamente formati e preparati, a partire dai preposti, a gestire situazioni di emergenza?

Contattami per un confronto o una consulenza. Sarò molto lieto di aiutare a trovare risposte ai dubbi che si possono avere.

Un suggerimento pratico per i preposti

Se non hai trovato risposte precise a tutte o alcune delle domande del questionario, potrebbe evidenziarsi la necessità di chiedere all’azienda maggiori informazioni, a partire dalla conoscenza del Piano di Gestione delle Emergenze, dalle disposizioni da osservare in caso di incendio che saranno differenti dall’ipotesi di alluvione, o terremoto o dalle altre emergenze che potrebbero verificarsi dove lavori, comprese quelle inerenti agenti chimici o riguardanti macchine e impianti. Chiedere è il primo passo per prendere coscienza. Non aspettare la prossima prova di evacuazione o, peggio, la prossima emergenza!

Per approfondire

  1. D.Lgs. 81/2008, art.19 ↩︎
  2. Puntosicuro.it, 01/04/2022, Alessandro Mazzeranghi: Cosa si intende per rischio grave, immediato ed inevitabile ↩︎
  3. Puntosicuro.it 09/03/2022 Quale è il ruolo del preposto durante le fasi di emergenza? ↩︎

Quali problemi devi affrontare nella tua azienda?

Non sai chi deve assumere il ruolo di preposto?

I tuoi preposti sono adeguatamente formati e aggiornati?

Il tuo RSPP ha bisogno di un supporto concreto?

L’ufficio HR fatica a selezionare i coordinatori giusti?

I preposti della tua azienda hanno strumenti pratici per gestire il loro ruolo?

Ci sono tensioni tra i preposti e i lavoratori che rallentano la produttività e compromettono la sicurezza?

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