Lo stress lavoro-correlato, secondo l’Accordo Europeo del 08/10/2004 è in grado di produrre seri danni ai soggetti esposti. La sua valutazione è obbligatoria in tutte le organizzazioni soggette al D.L. 81/08 ed ha lo scopo di valutare se l’ambiente di lavoro, l’organizzazione ed il tipo di lavoro possono provocare stress. Quando l’esito della valutazione è Rischio Medio o Alto, relativamente ai fattori che risultano critici, è obbligatorio implementare immediatamente misure di prevenzione e riduzione del rischio.
- LA VALUTAZIONE PRELIMINARE
- LA VALUTAZIONE APPROFONDITA
- LA LISTA DI CONTROLLO
- MISURE CORRETTIVE
- PER APPROFONDIRE
Il percorso metodologico, composto in quattro fasi, aiuta il DL nella identificazione e gestione del rischio SLC

LA VALUTAZIONE PRELIMINARE
La prima fase consiste in un vero e proprio momento di preparazione dell’organizzazione alle attività di valutazione e gestione del rischio. Si definiscono le figure coinvolte e i relativi ruoli, vengono identificate e pianificate le attività da compiere e le procedure da adottare, si programmano le modalità di implementazione del percorso metodologico. La fase propedeutica è quindi articolata in quattro momenti principali, definiti attività la prima delle quali deve costituire formalmente un gruppo di gestione della valutazione, su iniziativa del DL e generalmente composto da: DL e/o dirigente delegato, RSPP, ASPP, MC e RLS/RLST. Questo gruppo ha una funzione chiava e a seconda della complessità organizzativa aziendale può coinvolgere anche altre figure/uffici.

La valutazione preliminare ha come obiettivo quello di valutare alcuni indicatori organizzativi di natura oggettiva, e quindi verificabili legati allo SLC come ad esempio: turnover, tassi di assenteismo, assenze per malattia, orario di lavoro) per ciascun gruppo omogeneo. Questa fase richiede un approccio sistematico e deve tenere conto di alcuni principi di base:
- Deve essere effettuata per ogni singolo Gruppo omogeneo identificato
- Deve prevedere il coinvolgimento di lavoratori, sufficientemente esperti degli aspetti di Contenuto e Contesto del lavoro di interesse del G.o.
- Deve essere compilata una lista di controllo per ogni G.o.
- Deve prevedere una restituzione dei risultati raccolti ai lavoratori.
LA VALUTAZIONE APPROFONDITA
La fase di valutazione approfondita affianca e integra l’analisi degli indicatori oggettivi previsti nella fase di valutazione preliminare e quindi in nessun caso può considerarsi sostitutiva o precedente. Anche la valutazione approfondita andrà condotta per Gruppi omogenei, così come già individuati nella fase precedente. In questa fase si useranno: questionari, focus group, interviste semi-strutturate, ecc.

La valutazione approfondita è obbligatoria quando le azioni attuate per ridurre o eliminare le cause di stress risultano inefficaci.

Effettuare una precisa e valida valutazione non porta di per sé alla riduzione del rischio SLC fin tanto che le informazioni raccolte non vengano elaborate e utilizzate al fine di pianificare e implementare le misure correttive necessarie. L’obiettivo di una strategia di intervento, come anche precisato nelle Indicazioni, deve essere quello di evitare che la situazione di rischio determini un danno alla salute dei lavoratori.
LA LISTA DI CONTROLLO
La lista di controllo permette di effettuare una valutazione delle condizioni di rischio attraverso la compilazione di indicatori riferibili alle tre famiglie, o aree:
- Eventi sentinella
- Contenuto del lavoro
- Contesto del lavoro

Per le aree di Contenuto e Contesto del lavoro sono state identificate 10 dimensioni descrittive principali in raccordo con la classificazione teorica dei fattori di rischio SLC, accreditata a livello internazionale
Viene quindi eseguito un calcolo che permette di assegnare un punteggio finale alla lista di controllo. I punteggi ottenuti nelle tre aree vengono poi sommati consentendo così di identificare il totale del punteggio di rischio e quindi di verificare il posizionamento del Gruppo omogeneo/azienda nella Tabella dei livelli di rischio che si distingue in tre livelli di rischio: non rilevante-basso; medio; alto.

MISURE CORRETTIVE
In quali casi dopo la valutazione del rischio stress lavoro-correlato si devono attuare delle misure correttive?
- Quando la valutazione preliminare del rischio stress lavoro-correlato dà come esito rischio medio o alto. In questo caso bisogna progettare un piano di miglioramento in cui elencare le azioni correttive.
- Indicativamente, dopo un anno dalla valutazione, bisogna programmare la verifica dell’efficacia delle azioni realizzate.
- Qualora le azioni attuate risultassero inefficaci occorre prevedere una valutazione approfondita, mentre è facoltativa negli altri casi.
PER APPROFONDIRE
- INAIL. Approfondimenti e risorse utili sui rischi psicosociali
- Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro. Rischi psicosociali e stress nei luoghi di lavoro
- Punto sicuro. Come migliorare la gestione dei rischi psicosociali nelle piccole imprese?
- Network Digital 360. Dall’Employee Engagement all’Employee Thriving, come Microsoft misura ora il benessere in azienda
- Laborability. Individuare lo stress da lavoro correlato è complicato tanto per l’azienda quanto per il lavoratore
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